Il cervello anarchico

Possiamo riappropriarci della nostra salute. Siamo abituati a
considerare il corpo come qualcosa di separato da noi: un organismo il cui "star bene" viene sempre più delegato a medici e specialisti di varia natura. Eppure, ricorda Enzo Soresi ne “II cervello anarchico”, il nostro benessere non deve di necessità passare attraverso la medicalizzazione: «Assumersi la responsabilità della propria salute significa in primo luogo adottare uno stile di vita che innalzi il livello di resistenza alle malattie». Un invito, dunque, ad ascoltare con attenzione il nostro corpo, a riavvicinarsi alle sue esigenze e non trascurarne i segnali, che siano essi di natura psichica o fisica. Come dimostrano le ultime scoperte della Psico-neuro-endocrino-immunologia, il nostro organismo è infatti un'unità, un insieme indiviso di mente e corpo la cui crescita armonica dipende dalla comprensione del legame fra eventi cognitivi, emotivi e fisiologici. E il cervello è il luogo dove tutti questi fattori si incontrano: nel suo sviluppo giocano un ruolo importante le nostre emozioni; pensieri e convinzioni si ripercuotono sulla nostra capacità di provare dolore; e anche lo stress psicologico, se da una parte ci aiuta a fornire prestazioni efficienti, è tuttavia in grado di determinare l'insorgere di varie patologie. Attraverso l'analisi di diversi casi clinici, raccontati con la passione e la competenza di un medico che da più di cinquant’anni è all'avanguardia nella ricerca scientifica, Enzo Soresi costruisce un libro rigoroso eppure coinvolgente, approfondito ma scorrevole, invitandoci a riflettere sulla complessa ed eccezionale macchina organica che ciascuno di noi, come individuo, costituisce.

Guarire con la nuova medicina integrata

Nella mente di molti - ricercatori, medici e pazienti - si sta facendo strada la convinzione che non esista una sola e unica medicina. A fianco di quella accademica e sperimentale operano sempre più spesso altre medicine, che sondano percorsi "alternativi", naturali, complementari. Il corpo e il cervello parlano fra loro e si influenzano reciprocamente, nella salute come nella malattia. Con effetti a volte sconcertanti. L'esempio più eclatante sono forse le cosiddette guarigioni miracolose, che sfuggono ai normali criteri medici. E se fossero invece soltanto la punta dell'iceberg della potente e non ancora del tutto esplorata interazione tra psiche e corpo? Alla luce delle più recenti ricerche di biologia, psicologia e fisica quantistica, questo libro fornisce risposte scientifiche e individua terapie che consentono di sfruttare la capacità autorigenerativa del nostro organismo e il potere della nostra consapevolezza. Lo fa attraverso riflessioni, esempi e casi reali raccontati da un testimone autorevole, Enzo Soresi, un "medico senza paraocchi", dalla formazione rigorosa ma dalla mente aperta, impegnato da oltre quarant'anni nel cercare di guarire patologie anche gravi utilizzando sinergie terapeutiche che rafforzano le cure ufficiali con trattamenti innovativi, sempre nell'esclusivo interesse
del paziente.

Mitocondrio mon amour

Non è mai troppo presto, né troppo tardi, per imparare a invecchiare bene. Insieme al fitness e a una buona alimentazione, il segreto è nel mitocondrio, prezioso "organello energetico" delle nostre cellule che gioca un ruolo importante in molte funzioni del corpo. È ciò che ci insegna Enzo Soresi, pneumologo, oncologo e studioso di neuroscienze di lungo corso che ha vissuto sul campo - e sulla sua pelle - le trasformazioni che la medicina ha affrontato negli ultimi anni. Dopo il successo del "cervello anarchico", il professor Soresi, convinto sostenitore dell'importanza della personalizzazione della cura, oltre che dello stretto rapporto tra corpo e mente, torna a ripercorrere le scoperte più imporranti della sua storia professionale e privata: nella veste di instancabile sperimentatore e perfino di paziente. Soresi dà vita in questo nuovo libro, con gusto per gli aneddoti e ironia, a un originale esperimento di medicina narrativa, tra casi clinici stimolanti e istruttive partite a golf, ricordi commoventi e diagnosi geniali, malanni e insperate guarigioni. Con l'aiuto del giornalista scientifico Pierangelo Garzia, Soresi tocca gli snodi più interessanti, controversi e attuali della biomedicina.

Come ringiovanire invecchiando

“Come ringiovanire invecchiando” può sembrare un titolo provocatorio, e in parte certo lo è, perché la provocazione è un’arte che Enzo Soresi pratica da sempre. Ma non è mai fine a se stessa: nella sua lunga carriera di pneumologo, oncologo, studioso e sperimentatore, Soresi ha scelto di non dare per scontato niente, nessuno dei dogmi su cui la medicina rischia di adagiarsi. Ha preferito invece metterli in discussione, e mettersi in discussione come medico, ogni volta che l’evidenza dei fatti sollevava dubbi di metodo e prassi. In questo sta la provocazione, il sovvertimento: nel considerare per esempio la salute non come “assenza di malattie” ma come “qualità della vita”; nel rifiutare l’idea di una cura sempre uguale, standardizzata, perché ogni persona va seguita nel suo particolare percorso di malattia; nello spostare la bilancia sempre più verso la prevenzione; nella preferenza assoluta per un approccio olistico, che tiene conto non solo del quadro clinico ma anche della psiche e delle circostanze ambientali; nella consapevolezza del ruolo preziosissimo e vitale dell’effetto placebo e della nutrizione, a volte superiori ai farmaci tradizionali; nella convinzione che il ruolo della medicina non sia sostituirsi alle difese immunitarie, ma piuttosto supportarle, risvegliarle, scatenarle. Il dottor Soresi, con l’aiuto del saggista medico-scientifico Pierangelo Garzia, torna ad affrontare i temi a lui più cari, ripercorrendo la sua esperienza di medico, primario e persino paziente. Questa volta, però, per spingere più in là la sua ricerca ha deciso di aprire le porte del suo studio, invitando un consesso di oncologi, immunologi, radiologi, nutrizionisti, fisioterapisti, psichiatri, psicoterapeuti, endocrinologi, fitoterapisti, pneumologi e pazienti: perché se la medicina ideale è quella integrata, che considera l’essere umano come sistema complesso e interconnesso, il saggio ideale di medicina integrata deve assomigliare il più possibile a un simposio, dove i saperi e le esperienze di tutti possano contribuire al bene di ognuno. E alla fine, dopo che le più avanzate prospettive mediche avranno rovesciato le ultime sorpassate convinzioni, sarà possibile rovesciare anche la naturale progressione del tempo, e scoprire davvero "Come ringiovanire invecchiando".